Vulcani e Fantasmi
sabato 13 Settembre 2008
Quando pensi di averle viste tutte, ghiacciai, foreste, canyons, alberi giganti, laghi smeraldini, e forse a causa della stanchezza che comincia a farsi sentire credi che oramai non ci sia più niente da vedere… Quando hai la sensazione di non aver trovato quello che cercavi e le foto che hai scattato non hanno quel non so che, tanto che pensi di aver perso il feeling con il clik…
Può capitare un 12 di settembre di parcheggiare l’auto, seguire un sentiero lungo un pascolo alpino, e dopo 400 metri di leggera salita, guardando oltre la cresta, resti a bocca aperta e pensi: trovato! Lo pensi perché le parole non escono… ma i fantasmi svaniscono… o partono a bordo di una nave, una nave fantasma appunto. E allora porti la macchina fotografica agli occhi e lei comincia a scattare da sola, c’è poco da ragionare con la pelle d’oca e il fiatone, ma ogni clik è un goal.
Ma cosa sta succedendo? Facciamo un passo indietro.
Negli ultimi giorni ho cambiato completamente il programma stabilito e mi sono addentrato in una terra di vulcani. Altopiani incredibili, completamente ricoperti da lava e foreste di pino inaspettate. Il Lassen Volcanic NP, appunto. Raggiunto percorrendo una strada che da secondaria diventa un qualcosa non riportato sulle carte stradali, dove finisce l’asfalto e ti chiedi se sarà poi quella giusta…
Posti per gli appassionati di speleologia, ricchi di grotte, dove il caldo sta sopra e sotto la terra.
Ma oggi sono entrato nel Crater Lake NP, pensando di scattare la solita foto al lago di montagna e invece… Uno spettacolo unico, anche perché credo di aver scelto il posto giusto nel momento giusto.
Sono entrato da sud, e con il sole alle spalle ho percorso quel breve sentiero che porta sul bordo del cratere. E così la prima immagine che ho visto oltre il ciglio è quella che ho messo come anteprima in W5. Ero solo, nessun turista, solo gli scoiattoli curiosi.
Un blu che non avevo mai visto e non oso pensare come potrebbe essere in una giornata limpida d’inverno, con un paio di metri di neve. Ed ecco il consiglio per chi si trovasse nei paraggi: anche se non è famoso come Yellowstone e sulle carte è piccolo piccolo, andate al Crater Lake National Park.
Potrebbe essere finita così la giornata, ma mentre percorrete la 138 per dirigervi verso la costa del Pacifico, potrebbe capitarvi che la strada sia sbarrata a causa di un incendio. Uno di quelli veri. State già tornando sui vostri passi, convinti di dover allungare il percorso di 3 ore, quando vi accorgete che l’autista che vi precede vi fa dei segni strani. Vi fermate a “parlare”, e capite che vuole guidarvi attraverso le foreste per aggirare l’incendio e riportarvi sulla retta via. Così avete pure la possibilità, e per un forestale non è cosa da niente, di osservare lo spiegamento di forze messo in campo contro l’incendio. Il campo base dei pompieri e dei volontari con tanto di tende piazzate, tutte le segnalazioni per i rinforzti che continuano ad arrivare, il posto sanitario, il mega elicottero che volteggia sopra la testa, eccetera. Non vi dico l’espressione della mia “guida” quando le ho detto che sono un Swiss Ranger.
Sarà veramente tutto per oggi? No!
Ma non si può dire proprio tutto…
Buonanotte, Andrew.