La piuma bianca
giovedì 25 Settembre 2008
Mi trovavo a Morro Bay, sulla costa del Pacifico, dove ho passato un paio di giorni tranquilli, mentre mi avvicino a Los Angeles per prendere il volo di ritorno a Chiasso. Due giornate di sole e senza nebbia, un vero miracolo sulla sponda di questo Oceano, o almeno lo sono per me. La prima sera ero riuscito a fotografare il tramonto, ma volevo riprovare con il teleobiettivo.
Tipico villaggio di pescatori trasformato in turistico all’interno di un estuario naturale, Morro Bay ha come caratteristica quel panettone di roccia alto un centinaio di metri che affiora dall’oceano proprio davanti al piccolo porto. Esco con buon anticipo dal motel per cercare il posto migliore tra i vari ristoranti con terrazza lungo il molo e, una volta trovato, aspetto. Il sole sta calando ma luce è ancora bianca, provo qualche scatto. Incontro una giovane coppia di Udine e scambiamo due parole. Poi all’orizzonte comincia a delinearsi un banco di nebbia. Si avvicina sempre di più. Il sole è ancora troppo alto. Ormai è perso. Decido di aspettare comunque, non si sa mai…
Ad un tratto l’occhio cade su una piccola macchia bianca appena oltre il parapetto. È un piuma bianca. Immobile nell’aria non cade in acqua. Passa attraverso le sbarre di ferro e si posa davanti ai miei piedi. Appartiene al gabbiano che sta tranquillo sul corrimano a un paio di metri da me e mi osserva da almeno mezz’ora. Resto un momento attonito, mi ricorda qualcosa, poi la raccolgo. È proprio lei, ricordate? La piuma che accompagna Forrest Gump durante la sua vita. Cosa cercava Forrest Gamp con tutto quel viaggiare, correre, conoscere…? Credo non lo sapesse neppure lui, ma certamente l’ha trovato quando è tornato a casa…
Il tramonto non l’ho visto ieri sera, ma penso di aver scattato la foto più bella di questo mio strano viaggio. Foto difficile, di un animale in movimento, con pochissima luce. Foto che non metterò sul sito. La qualità dell’immagine risulterebbe troppo bassa e non le renderebbe giustizia.
A presto, Andrew.
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